Di un rosso viola intenso e quasi impenetrabile questo “Vertigo” di Livio Felluga sorprende per la facilità a cui ci si approccia. Un vino questo che esprime l’essenza di varietà tipiche e cultivar internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon.
Il vino lo ho accostato ad un sigaro cubano, un Hoyo de Monterrey Epicure n.2 invecchiato 5 anni, un robusto (50×124). La curiosità di avvicinare questi due prodotti scaturisce, riguardo al vino, dalle note di foglie di tabacco che lievemente si percepiscono a naso; ma non solo le foglie di tabacco sono a sorprendere, ma la complessità dei profumi di frutta estiva come la prugna, fico, cachi. Al palato risalta il melograno, aspetti che ben si sono sposati con il robusto provato che ha offerto una fumata dagli eleganti aromi e delicati sapori di questa storica marca, esaltati ancor di più da un invecchiamento di cinque anni.
A crudo il sigaro presenta aromi molto delicati e leggeri, quasi impercettibili, ma appena acceso il manufatto si sprigionano sentori floreali che si rafforzano gradualmente per far strada a sempre più importanti note legnose.
Tutto questo fa sì che l’accoppiata vino sigaro diventi una esperienza sensoriale molto piacevole in cui i prodotti camminano a braccetto senza giocarsi brutti scherzi e rispettandosi a vicenda.
Sia il sigaro che il vino sono ben strutturati, entrambi morbidi ed i tannini non si percepiscono affatto. Il vino è poco acidulo ed abbastanza secco, mentre il sigaro è un po’ irruento nell’ultimo tercio. L’aspetto che mi ha sorpreso è la quasi nulla persistenza in bocca di entrambi nel post esperienza. Bocca pulita e fresca. Da provare entrambi.
