Chablis, la prima volta

Che Chablis fosse una località geografica prima che un vino bianco lo potevo solo immaginare ma non ne potevo essere certo. Il dubbio è stato definitivamente sciolto giovedi 16/01/2020 quando su invito dell’amico ed esperto Enzo Scivetti ho partecipato ad una “verticale” di Chablis di nove annate differenti. Non sono un sommelier o un assaggiatore, sono uno a cui piace sperimentare e provare nuove esperienze di gusto. Il vino proveniva dalla cantina Hamelin ( Route de Bleigny, 89800 Lignorelles, Francia) ed era un Gran CRU.

Un viaggio nel tempo attraverso le annate proposte 2017, 2014, 2013, 2012, 2011, 2010, 2009, 2004 e 1978.

Le nove annate proposte

La regione di Chablis è il territorio francese a vocazione vinicola più settentrionale della Borgogna. Le vigne intorno alla città di Chablis sono quasi esclusivamente composte da piante del vitigno Chardonnay, che danno un vino bianco secco rinomato per la purezza sia del suo aroma che del suo gusto. Il clima fresco di questa regione produce vini con più acidità e sapori meno fruttati rispetto ai vini Chardonnay prodotti nei climi più caldi. Questi vini hanno spesso una nota di “pietra focaia“, a volte descritto come “goût de pierre à fusil” e talvolta una nota definita “d’acciaio“.

Il principale marchio di origine francese, lo Chablis Appellation d’Origine Contrôlée, equivalente al nostro DOCG, venne istituito il 13 gennaio 1938, ma la classificazione Petit Chablis non venne definita fino al 5 gennaio 1944. Tutti i vigneti di Chablis sono coperti da quattro denominazioni di origine, con diversi livelli di classificazione, che riflette le differenze del suolo e della pendenza presenti in questa regione settentrionale. In cima alla classifica sono i vigneti,  Grand Cru, tutti situati su una singola collina vicino alla città di Chablis.

Alla fine della esperienza condotta magistralmente dall’amico Enzo ne esco entusiasta, senza postumi e senza effetti collaterali. Testa leggera, bocca pulita ed una persistenza nel cavo orale per un tempo ragionevole, mai invadente. Il vino nelle nove bottiglie ha riservato sempre delle piacevoli sorprese senza mai stravolgere radicalmente la sua identità. Diciamo che quella del ’78 ha battuto i pugni sul tavolo e ha fatto sentire la sua età e rivendicato l’anzianità.

La Cantina
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